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I Santi delle catacombe di Domitilla

Il sito delle catacombe di Domitilla risale al III secolo e ha subito nel corso del tempo, soprattutto tra il IV ed il V secolo, diversi interventi di modifica e ampliamento. Alla fine del 1500 ci fu una ripresa d'interesse verso il complesso ma si ipotizzava che facessero parte delle catacombe di San Callisto. Solamente nell'800 si arrivò ad approfondirne l'origine e a determinarne il nome. Il complesso è formato da 17 chilometri di gallerie in cui si possono ammirare circa 150.000 sepolture più la basilica semi-ipogea dei Santi Nereo e Achilleo che risale al IV secolo: oggi è considerato il sito di catacombe meglio conservato e rappresenta un'importantissima testimonianza del cristianesimo romano.

La chiesa è formata da una grande aula absidata, è strutturata in tre navate da 4 colonne ciascuna e la sua particolarità sta nel fatto che, anche se è quasi completamente sotto il livello del terreno, prende luce dagli ampi finestroni in alto che danno verso l'esterno creando uno spazio suggestivo. Nella basilica si trova la tomba di Santa Petronilla e su una colonna dell’altare si possono vedere le raffigurazioni del martirio di Achilleo.

I santi a cui è stata dedicata la basilica erano probabilmente due soldati vittime della persecuzione di Diocleziano del 304 d.C. Con la cultura medievale il pellegrinaggio verso le catacombe divenne un usanza ormai perduta e una nuova chiesa sita presso le Terme di Caracalla fu dedicata ai santi Nereo e Achilleo.