I recenti restauri delle catacombe di Roma restituiscono l’antica ricchezza al sito

Il sito delle Catacombe di Domitilla, includendo una basilica semi ipogea e ben 17 chilometri di gallerie e corridoi distribuiti su quattro differenti livelli, per un totale di 150.000 sepolture, è il complesso più vasto di Roma. Ha acquisito una elevata risonanza a seguito dell'ultimo intervento di restauro e della inaugurazione del Maggio 2017.

I recenti interventi di restauro sono stati decisivi poiché hanno portato alla luce degli affreschi del IV secolo. Grazie a questi lavori e in particolare all'utilizzo della tecnica del laser, i luoghi in cui venivano seppelliti i primi cristiani ed in cui venivano celebrate le Messe sono stati riportato alla luce. Le nuove tecniche di intervento hanno reso possibile un ritorno allo stato originario dei colori degli affreschi. “Il Cubicolo dei fornai” nello specifico è stato uno dei restauri più complessi e importanti di tutte le catacombe: qui vengono raffigurate le attività dell'Annona, l'istituzione romana che amministrava le derrate alimentari della città.

Una importante novità è la fondazione del nuovo museo scultoreo, realizzato dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Il museo sorge nelle immediate vicinanze della basilica dei Santi Nereo ed Achilleo ed esplora il tema “Il mito, il tempo e la vita” esponendo una raccolta di elementi ritrovati durante le operazioni di scavo: frammenti di sarcofagi, teste, stature ed epigrafi che raccontano la vita quotidiana di un epoca lontana.